Il bilancio del coach

Il bilancio del coach

Nello Caliendo è arrivato sulla panchina della Csi Clai Imola soltanto pochi mesi fa, scelto dalla società santernina come guida tecnica ideale per gettare le basi di un progetto pluriennale dalle grandi ambizioni.

L’esperto tecnico napoletano, che da sempre preferisce i fatti alle parole, sta plasmando la squadra imolese a sua immagine e somiglianza ed è ormai un punto di riferimento per tutte le sue giocatrici.

La costruzione del gruppo è uno dei pilastri fondamentali della sua filosofia di allenatore, che si fonda inoltre sull’intensità del lavoro quotidiano in palestra e sulla continua ricerca del miglioramento tecnico di tutti gli elementi presenti in rosa.

Assieme a lui e alle sue parole, riviviamo tutte le emozioni del girone di andata e tracciamo un bilancio di quanto è successo finora…con un occhio già rivolto a quel che sarà.

La fase calda della stagione è ormai alle porte, e il coach sembra avere le idee molto chiare.

Coach, siamo giunti al giro di boa. Cos’hanno detto queste prime 12 partite di campionato?

“Durante il percorso siamo cresciuti davvero tanto. Quando siamo partiti, non eravamo molto convinti dei nostri mezzi, e questo lo dimostra un pre-campionato piuttosto altalenante. Questo lo avevo messo in conto, in quanto dovevamo assemblare una squadra dal nulla, e non è mai semplice. All’inizio tutto è andato molto bene, mentre nella seconda parte abbiamo avuto una flessione. Credo che questo calo sia dovuto principalmente alla qualità degli avversari che abbiamo affrontato. Nel complesso, credo comunque sia stato un girone di andata abbastanza soddisfacente”.

Ti aspettavi un girone così equilibrato e dal livello così alto?

“Si, me lo aspettavo. Già nel mercato estivo si sentivano circolare nomi di un certo calibro. Si conoscono bene le giocatrici in grado di fare la differenza, e in questo girone ce ne sono parecchie. Poi ci sono squadre che possono contare su un impianto di gioco molto valido o su gruppi molto consolidati, formati da atlete che sono insieme da tanto tempo. Con questi presupposti diventa più semplice proporre una buona pallavolo”.

Alle spalle di Bologna e Altino, che sembrano essersi allontanate dal gruppo, ci sono ben 6 squadre (tra le quali la Clai) racchiuse in 5 punti. Qual è, tra queste, la formazione da temere maggiormente in ottica play-off?

“Credo sia sbagliato soffermarsi su un avversario in particolare, dobbiamo concentrarci sul nostro progetto sportivo pluriennale. Dobbiamo guardare nel nostro campo e crearci la nostra identità seguendo soltanto il nostro percorso”.

Che tipo di obiettivo ti poni per questa stagione?

“L’obiettivo principale rimane quello di crescere e di mettere delle basi solide, per capire poi dove mettere mano in seguito per migliorare ulteriormente. Quando abbiamo costruito la squadra, eravamo consci di avere delle buone qualità, ma allo stesso tempo sapevamo che avremmo incontrato prima o poi delle difficoltà. Sarebbe stupido e illogico pretendere tutto al primo anno di lavoro. Siamo ancora in fase di costruzione e dobbiamo ancora lavorare parecchio. Ma il potenziale c’è”.

Si può aprire un ciclo a Imola con queste ragazze?

“È proprio questo l’obiettivo che ci siamo prefissati con la società. A differenza di altre realtà, non abbiamo nel roster tante giocatrici con esperienza in categorie superiori; quindi, il nostro progetto va finalizzato sul lavoro, sull’affinamento tecnico e sul gruppo che si forma in palestra. Serve tempo per vedere i risultati di questo impegno giornaliero”.

Dal mercato è arrivata la giovane schiacciatrice Francesca Morciano. Che giocatrice è?

“Ci può dare sicuramente qualcosa in più in termini di fisicità. Ha centimetri e potenza, che sono due fattori fondamentali in questa B1. Deve ovviamente affinare l’intesa con le compagne e noi dobbiamo essere bravi nel permetterle di inserirsi al meglio all’interno della squadra. Ci darà una grossa mano nella seconda parte”.

Come hai gestito questa pausa di tre settimane?

“Abbiamo toccato vari aspetti. Ci siamo concentrati sulla parte fisica, ma allo stesso tempo abbiamo lavorato molto anche individualmente e come squadra. Contiamo di aver fatto un buon lavoro, sperando di aver perfezionato sempre di più l’intesa tra i vari reparti. Pensando alle prossime settimane, l’obiettivo è quello di raggiungere una condizione psico-fisica ottimale, per poter poi raccogliere a maggio i frutti di quanto abbiamo seminato”.

Alla ripresa, vi aspetta subito la trasferta di Trevi. Match non decisivo ma già piuttosto importante per definire gli equilibri nella zona nobile della classifica. Che significato assume questa sfida?

“È molto importante perché è un nuovo inizio, un nuovo campionato a tutti gli effetti. Dopo questa lunga sosta, diventa fondamentale impattare bene la gara con Trevi fin da subito. Loro sono una squadra molto combattiva, che sfrutta sempre al massimo il fattore campo. Sarà determinante l’aspetto tecnico, forse ancora di più di quello mentale”.

Come sta la tua squadra?

“Le ragazze stanno lavorando parecchio. Devono aumentare la consapevolezza nei propri mezzi, siamo una squadra con il giusto mix tra esperienza e gioventù. Questo deve diventare il nostro valore aggiunto, quell’aspetto che ci spinge ad avere fame di risultati”.

A livello personale, come sta andando la tua esperienza in casa Clai?

“Con la società mi trovo benissimo. È un ambiente molto familiare, che mi piace e mi permette di lavorare come voglio. Si è deciso di intraprendere un percorso differente rispetto al passato; quindi, serve uno step in più anche a livello gestionale se veramente si vogliono raggiungere certi risultati. È una bella sfida per tutti, che ci appassiona”.

Cosa ti senti di aver portato finora in questo gruppo e in questa società?

“Rispondendo in poche semplici parole, direi mentalità e soprattutto professionalità. Sono due aspetti che ritengo fondamentali per intraprendere questa avventura nel modo corretto”.