Il profilo della Preparatrice Atletica

Il profilo della Preparatrice Atletica

Monica Risaliti è la preparatrice atletica della CSI CLAI e lavora, oltre che con le ragazze della nostra B1, con tutte le atlete CLAI delle squadre giovanili. Un curriculum con i fiocchi quello di Monica. Laureata in Scienze motorie, ha per anni svolto attività di preparatore fisico professionista. È stata docente Universitario e presso i corsi della Scuola Allenatori del Settore Tecnico della F.I.G.C. Per molti anni ha lavorato presso il Centro Giovanile di formazione Sportiva di Prato, dove ha collaborato anche nel laboratorio di ricerca e metodologia dell’allenamento.  Monica è anche autrice di diversi libri dedicati alla didattica dello sport, come ad esempio, il recente testo «…Passi…» di sport. Educazione e didattica nelle attività motorie, scritta con il marito Massimo Davi.

Per CLAI ha sviluppato, insieme a Lorenzo Malavolti, il progetto Storie Sotto Rete, dove ha messo in pratica molto di quanto sperimentato negli anni ed in particolare l’idea che sia possibile insegnare e fare sport in modo diverso, inserendo l’emotività ed il divertimento del gioco nel lavoro psicomotorio Monica segue anche le attività nelle scuole, dove per CLAI coordina gli interventi formativi su più di 2500 bambini.

Il lavoro di Monica non è certo facile e richiedere una grande capacità di studio e personalizzazione, dovendo adattarsi a fasi di età diversissime e molto complesse. Andrea Carlderara ha chiesto a Monica qualche dettaglio. “Monica quindi tu segui da sola tutte le squadre e anche i singoli della Clai?

Esattamente, ma il lavoro è differenziato in maniera molto significativa sulla base dell’età e anche del ruolo delle atlete con cui lavoro

“A tal proposito come differenzi il lavoro?” Con le bimbe più piccole mi concentro più sulla parte coordinativa/motoria e meno sulla metabolica. Inoltre lavoro sul ruolo poiché, ad esempio, mentre un libero non ha bisogno di saltare in alto, per una banda ciò è fondamentale.

“Come reputi il tuo rapporto con le ragazze?” Per quanto riguarda il rapporto con le ragazze posso dirmi soddisfatta e fortunata, non ho mai trovato difficoltà. Credo che in tal senso una buona preparatrice, oltre che essere competente debba saper trasmettere tale competenza nella maniera più trasparente possibile. Bisogna anche saper essere empatici e lodare o sottolineare quando ce ne è bisogno sia le cose giuste che gli errori.