Serie B2: La sconfitta contro Reggio Emilia e l'analisi di Turrini

La partita della Clai di Manuel Turrini è stata bella, ricca di emozioni, lunga ed equilibrata. Purtroppo però il risultato non è stato favorevole alla Clai. Reggio Emilia si porta a casa due punti su tre lasciando l’intero ambiente con un sapore troppo amaro. L’allenatore della Clai non nasconde il dispiacere per il risultato, ma non vuole vedere solo gli aspetti negativi:
“Di aspetti positivi ce ne sono stati tanti. La squadra ha finalmente ritrovato il suo gioco dopo le non belle prestazioni contro Garlasco e Milano. Abbiamo ritrovato il nostro gioco: un’ottima Michela Grasso in attacco con un 37% di attacchi punto che è una percentuale molto buona. Poi Giulia Grasso che ha piazzato ben 10 punti a muro. E complessivamente abbiamo battuto bene, murato bene, difeso bene. Quello che ci è mancato è stato il gioco nei momenti cruciali. Quando i punti erano importanti sono state le nostre avversarie hanno saputo rimanere più fredde e concentrate. E poi il finale del quinto set quando la centrale è svenuta, noi non siamo più riusciti a fare una difesa e abbiamo finito per perdere dal 13-10 a 14-16.
Sabato andiamo a Lurano per giocare contro una squadra che sarà anche pari a noi in classifica e che conosciamo poco. Sappiamo però che nelle ultime due settimane hanno cambiato il palleggiatore e una delle schiacciatrici di banda. Sicuramente sarà da temere. Abbiamo bisogno però di fare punti e sarà importante vincere il primo set.”

La partita di domenica si è giocata in un PalaRuscello freddo (causa riscaldamento) come forse non mai negli ultimi anni:
“Questo è un problema che tutti gli anni ritorna. Di solito quando giochiamo in casa due ore prima faccio fare alle ragazze un primo riscaldamento pre-partita. Domenica non lo abbiamo potuto fare. Siamo rimasti nello spogliatoio a vedere video e fare chiacchiere. Alle 16:00 c’erano 16,4°, alle 17:00 c’erano 18 gradi. Sono troppo pochi, per non parlare della temperatura che c’è durante gli allenamenti serali. Non si riesce a fare allenamento in battuta e ricezione perché non ci si riscalda abbastanza. Per noi è fondamentale allenarsi in un ambiente adeguato, ma ogni anno finché non facciamo la voce grossa con le amministrazioni locali, ci tocca questa penitenza.”