Parola di capitano

Parola di capitano

Regista. Capitano. Leader. Punto di riferimento. 

Tutto questo, e molto altro, è Sofia Cavalli per la Csi Clai Imola

Assieme a lei, bandiera indiscussa della squadra imolese, analizziamo quanto successo finora in questa prima parte di campionato, con un occhio già rivolto a sabato 4 febbraio, quando la Clai tornerà in campo a Trevi per una sfida già molto importante in ottica play-off. 

Sofia, partiamo dai numeri di questo girone di andata. Quinto posto in classifica con 21 punti, conquistati grazie a 7 vittorie e 5 sconfitte. In casa soltanto 1 sconfitta (con Campagnola), mentre lontano dal PalaRuscello è arrivato soltanto il successo sul parquet di Cesena. Come ti spieghi questa differenza di rendimento tra i match interni e quelli giocati in trasferta? 

“In questi primi mesi, abbiamo giocato spesso in casa, e questo ci ha favorito parecchio soprattutto nella fase iniziale della stagione. Giocare alla palestra di Via Volta è per noi un grande vantaggio, questo è innegabile. Non collego comunque il fattore campo alle sconfitte che abbiamo subito finora. Per esempio, a Bologna abbiamo perso contro una squadra davvero molto forte soltanto al tie-break decisivo e avendo peraltro avuto qualche possibilità di vincere il match. E quella partita ci ha insegnato davvero tanto”. 

Ogni stagione sportiva ha le sue sliding-doors, momenti particolari che influenzano pesantemente il cammino delle squadre coinvolte. Per quanto vi riguarda, credi che la sconfitta di Modena e quella interna con Campagnola possano essere considerati come tali? 

“Si, credo siano state le sconfitte più brutte, quelle che abbiamo pagato di più in termini di autostima. In entrambe queste partite abbiamo iniziato con il freno a mano tirato e non siamo mai riusciti ad entrare in pieno nel match. Credo che la causa di quanto accaduto sia da ricercare soprattutto in un approccio mentale non del tutto ideale”. 

Questo tipo di prestazioni ha minato le vostre certezze di squadra? 

“La sconfitta di Modena ha lasciato a tutti noi un grande amaro in bocca, soprattutto per il fatto che non siamo riusciti ad esprimere la nostra pallavolo migliore. Era fondamentale fare punti su quel campo, contro un avversario alla nostra portata, e invece quel giorno tutto è andato storto. Quindi, si, questa sconfitta in particolare ha inciso, però appena 7 giorni dopo abbiamo giocato una grande partita in casa contro Ravenna ottenendo una bellissima vittoria. Quindi le sconfitte ci hanno buttato giù, ma non hanno mai segnato il nostro percorso”. 

È di poche settimane fa la notizia dell’arrivo di una nuova giocatrice in casa Clai, la giovane schiacciatrice Francesca Morciano. Quali sono le ragioni principali di questo innesto? 

“Ci siamo allenati per parecchio tempo soltanto con 3 esterni a causa dell’infortunio di Folli. Con l’arrivo di Francesca siamo finalmente tornati al completo. Credo inoltre che ci potrà dare una grossa mano nel girone di ritorno. L’ho vista davvero molto bene, è una giocatrice dotata di un colpo molto forte, ha centimetri, è forte a muro e si disimpegna alla grande anche in seconda linea. È adatta al nostro sistema di gioco, si sta ambientando piano piano e sarà un’arma in più per noi”. 

Che giocatrice è, invece, Gea Penelope Curti, il tuo alter ego all’interno della squadra? 

“Fino a questo momento Gea è entrata nelle partite in quelle situazioni particolari nelle quali il coach ha ritenuto che ci fosse bisogno di qualcosa di diverso. Fino ad ora ha dato un ottimo contributo. È sempre entrata in campo molto decisa, dando il massimo. Ha tutte le potenzialità per diventare una giocatrice di ottimo livello. Come tutte noi, lavora duramente in palestra durante la settimana e ha giustamente avuto le possibilità di mettersi in gioco e dimostrare quanto vale”. 

Che cosa le stai insegnando con la tua esperienza? 

“Ci diamo tanti consigli a vicenda. Spesso capita che da fuori lei veda dei particolari che mi possono essere d’aiuto e subito ci confrontiamo. Molto spesso, durante i time-out, mi viene a dire quella parola in più e lo stesso faccio io con lei quando i ruoli si invertono. C’è un buonissimo rapporto, basato sulla fiducia reciproca. E ciò ci permette di crescere, per il bene della squadra”. 

Come sono andati questi primi mesi con coach Caliendo? 

“Personalmente mi sto trovando molto bene. Nello punta tanto sulla tecnica individuale e a me piace particolarmente questo tipo di scelta. Sto lavorando con insistenza su ogni fondamentale, dalla battuta fino al muro, e ho grandi motivazioni nel migliorare ogni giorno. Credo che questo pensiero sia valido per tutta la squadra, ci troviamo molto bene con lui. Ci sta dando veramente tanto sin dal primo giorno”. 

Questo gruppo può aprire un ciclo, magari vincente, con la maglia della Clai? 

“Perché no? Me lo auguro con tutto il cuore. Tutte le ragazze più giovani del nostro roster hanno un grande potenziale e c’è la concreta possibilità di aprire un ciclo con basi solide. D’altronde, questo modo di agire fa parte della filosofia della nostra società. Investire sul gruppo è da sempre uno dei cardini del mondo Clai. Ci sono tutti gli elementi affinché ciò avvenga anche questa volta”.  

Tornando al campionato, troviamo due squadre (Bologna ed Altino) che sembrano essersi allontanate dal resto del gruppo mentre alle loro spalle ci sono ben 6 squadre in appena 5 punti. Credi che questo equilibrio caratterizzerà anche i prossimi mesi? 

“Credo che nel girone di ritorno ci saranno parecchie sorprese. Tutte le squadre, nel momento decisivo della stagione, tirano sempre fuori quel qualcosa in più e quindi sarà dura contro chiunque. Quindi dovremmo stare molto attenti ed essere molto bravi ad approcciare ogni match nella maniera corretta. Non sarà semplice, dobbiamo andare a giocare su campi molto complicati, come ad esempio Forlì e Ravenna. Tutte le formazioni del nostro girone sono temibili, è un campionato molto tosto”. 

Quale diventa a questo punto l’obiettivo della Clai?   

“L’obiettivo è quello di fare un buon girone di ritorno e di dimostrarci all’altezza di quanto fatto nella prima parte. Ce la metteremo tutta per fare il maggior numero possibile di punti e per arrivare sempre più in alto in classifica”. 

Quale aspetto vi potrebbe permettere di rimanere lassù in alto fino al termine? 

“Credo la lucidità mentale che ci è mancata nelle ultime partite. Servirà tanta attenzione e sarà fondamentale giocare sui punti deboli delle altre squadre. Dobbiamo aver voglia, quando siamo davanti, di andare a chiudere il set. Dobbiamo desiderare di vincere, tutte assieme”. 

Come giudichi la tua stagione finora? 

“Sono piuttosto contenta di come sto giocando. Sto lavorando tanto in palestra e mi piacerebbe diventare un pochino più incisiva in certi fondamentali. C’è sempre il desiderio di fare qualcosa in più, non mi accontento mai”. 

Che capitano sei? 

“Spero di trasmettere alle mie compagne armonia e sicurezza. Cerco sempre quel sorriso in più nel momento di difficoltà. Mi piacerebbe essere per loro un punto di riferimento. Da questo punto di vista, abbiamo in rosa tante ragazze che possono dare alla squadra un enorme contributo con la loro esperienza. Una per tutte Alessia Mastrilli, che è un leader vero”. 

Sei una persona che si fa sentire nello spogliatoio? 

“Quest’anno ci sono state diverse occasioni nelle quali ci siamo confrontate, e questo è uno degli aspetti migliori di questo gruppo. Non mi privo mai di un dialogo con le altre ragazze, sono momenti che ritengo fondamentali per la nostra crescita”. 

Nel tuo futuro c’è solo la Clai? 

Qui ho trovato il mio equilibrio e sto davvero molto bene. Imola mi dà la possibilità di giocare un campionato a livello nazionale e questo è molto importante per me. È un onore giocare per la mia città e spero di arrivare sempre più in alto con questa maglia. Quando arrivano le proposte, è naturale pensarci, ma in questo momento la situazione in cui mi trovo è perfetta per me”.