Natalinsieme 2015

\'\'Tempo di festa, tempo di Natalinsieme in casa Csi Clai Solovolley con Pallavolo Imola e Polisportiva G.I.T.O. di Castel Guelfo. Il 17 dicembre, alla cittadella di Bubano, la tradizionale cena natalizia organizzata dalla società imolese e aperta ad atleti, familiari, tifosi, amici e a chiunque vorrà partecipare.
Perchè “Natalinsieme”? «Vogliamo sottolineare lo stare insieme, particolare indispensabile dello svolgimento della serata – spiega Raffaele Costagliola, segretario e tesoriere della società sportiva imolese -. Durante l’evento, infatti, oltre a socializzare tra le diverse componenti delle società, ci sarà una lotteria a premi, allo scopo di unire, stare insieme e conoscerci meglio». Questo “conoscersi meglio” vale ovviamente anche per gli sponsor, così da dare un volto ai finanziatori del mondo Clai, «che non sono solo un nome».

Il programma. La serata inizierà con la santa messa, alle 19, alla chiesa parrocchiale di Bubano, un momento in cui sia i dirigenti della società, sia gli sportivi sono chiamati in causa in prima persona: c’è chi canta, chi legge brani del Vangelo, ecc… La serata si sposterà poi alla Cittadella di Bubano, dove si terrà la cena a base di pesce o di carne, a seconda delle preferenze. Prima del momento conviviale, ci sarà un discorso di benvenuto da parte del presidente Maurizio Barelli.
La sala nella quale si svolgerà la cena può contenere più o meno 300 persone. «L’intento e il nostro obiettivo – prosegue Costagliola – è quello di riempire la sala e, anzi, di non lasciare fuori nessuno. Piuttosto ci si stringe!».  
Il ricavato della cena  sarà devoluto alle attività sportive della società sportiva. E non solo! «Stiamo cercando un’associazione benefica che voglia unirsi a noi per i festeggiamenti. Ci piacerebbe devolvere una parte del ricavato per alleviare almeno qualche bisogno».
«Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che aderiranno a Natalinsieme – chiosa Costagliola -. La nostra speranza è quella di alimentare l’unione e l’intesa tra tutti. Non solo. Ci auguriamo che le ragazze, gli atleti e, perché no, anche i genitori, rispondano in massa a quest’opportunità per conoscersi meglio anche al di là della pallavolo e dello sport».