In Csi Clai è ormai un punto fermo dello staff tecnico della prima squadra, ma non solo. Il suo ruolo di Preparatrice Atletica la rende trasversale alle diverse squadre della società, arrivando fino all’avviamento, oltre ad essere uno dei punti di contatto tra Csi Clai ed il mondo della scuola. Insomma, Monica Risaliti è un punto di riferimento per tutta la società, e grazie alla sua professionalità, riesce a fornire contributi preziosissimi in termini di informazioni per Allenatori e Dirigenti
Da quanti anni sei in Csi Clai?
“Ormai sono una decina di anni. Collaboro dal secondo anno di Serie B2, cominciando a lavorare con la prima squadra, e solo successivamente trovando spazio anche nelle squadre giovanili. Va detto che il mio percorso con la prima squadra in Csi Clai non è stato continuo. Mi sono fermata l’anno in cui l’allenatore era Luca Parlatini e sono rientrata a metà del girone di andata del campionato successivo, quando Manuel Turrini è tornato sulla panchina di Clai. In questo periodo la mia collaborazione era solo con il settore giovanile.”
In cosa consiste il lavoro del Preparatore Atletico?
“Il lavoro è focalizzato sulla preparazione fisica delle ragazze. Si lavora molto sull’equilibrio muscolare e su quello organico in funzione della disciplina della pallavolo e dei ruoli che le ragazze rivestono. Viene messa molta attenzione sulle attività di prevenzione, facendo lavorare quella parte muscolare che la disciplina non sviluppa, ma su cui occorre agire per evitare che le ragazze si possano fare male. Inoltre aiuto l’allenatore a quantificare il lavoro tecnico, sia dal punto di vista del volume, sia dal punto di vista della qualità dello sforzo e del recupero. Per arrivare a fare queste valutazioni occorre fare molte misurazioni per avere a disposizione il maggior numero di dati possibile.”
Quando però si passa al settore giovanile il tuo ruolo cambia
“Con le più giovani di deve fare agire in modo diverso. Con loro si deve fare attività di coordinazione, lavoro metabolico, stimolando le ragazze che tendono ad essere un po’ sedentarie. Ci vuole educazione al movimento ed alla fatica. Poi le ragazze vengono seguite nella loro crescita adeguando all’età il lavoro muscolare. Infine con i bambini del MiniVolley si lavora sull’Orientamento. Qui i nostri obiettivi sono molto diversi da quelli che si cerca di raggiungere con le ragazze della prima squadra.”
E poi c’è il Progetto Scuola, che finalmente quest’anno sembra poter riprendere vita“Il Progetto Scuola è un servizio che noi facciamo alle famiglie ed ai bambini delle scuole elementari. Con loro lavoriamo con la palla, ma anche qui andiamo a parlare di educazione motoria. Qui si fa un’attività simile a quella del MiniVolley, con la differenza che nelle scuole troviamo bambini che praticano anche altre discipline. Il nostro progetto coinvolge tutte le scuole di Imola, comprese quella della vallata e di Sasso Morelli. A seguire il Progetto Scuola siamo io e Lorenzo Malavolti, ma ci sarà bisogno di coinvolgere anche alcune delle ragazze della prima squadra e della serie D.”