"ioelei" di Pia Tuccitto e Federica Lisi

“ioelei” di Pia Tuccitto e Federica Lisi

“ioelei” Tour è un reading che vede protagoniste due donne come l’ex pallavolista Federica Lisi e la cantautrice Pia Tuccitto. Il progetto nacque casualmente negli studi televisivi di Red Ronnie e, fin da subito, l’assonanza delle emozioni ha unito le canzoni di Pia ai brani del libro “Noi non ci lasceremo mai ” scritto da Federica dopo la scomparsa di suo marito Vigor Bovolenta, il campione di volley mancato improvvisamente in campo nel 2012.

Lo spettacolo coinvolge il pubblico alternando momenti di leggerezza a intensa commozione e vedrà il debutto ufficiale del nuovo singolo “Tu sei un sogno per me” di Pia Tuccitto featuring Federica Lisi e prodotto da Frank Nemola.

Il Tour “ioelei” iniziò nel settembre 2015, sbarcando nelle principali città italiane, ma anche in parecchie località più “intime”, con tappe a Bologna, Cesena, Sanremo, Ravenna, Grottammare, Firenze, Forlì, Viterbo, Forte dei Marmi, Trieste, Pordenone, Filottrano e Bibbiena.

Le protagoniste del progetto sono Federica Lisi, stella della pallavolo femminile, azzurra con tanti anni trascorsi in serie A. Al culmine della sua carriera, ad appena 26 anni, abbandonò lo sport agonistico per dedicarsi alla famiglia. Pia Tuccitto, cantautrice rock, ha iniziato la sua carriera nel team di Vasco Rossi, con il quale ha trascorso 15 anni durante i quali hanno condiviso i palchi dei più importanti eventi live (Heineken Jammin’ Festival, Rock R’evolution e diversi tour). Alcune delle sue canzoni sono interpretate da Patty Pravo, Irene Grandi e lo stesso Vasco che ha inciso e trasformato in una hit “E…”. Ha all’attivo due album e 4 singoli.

Pia e Federica saliranno sul palco alle ore 21,30 di sabato 5 ottobre, all’Hotel Donatello.

“ioelei” di Pia Tuccitto e Federica Lisi

Pia Tuccitto: “Io e Federica siamo due persone che hanno avuto il coraggio di mettere a nudo i loro sentimenti con l’arte delle parole e della musica: le nostre storie sono molto diverse tra di loro, ma sul palco esplode un’energia emozionante perché parliamo delle difficoltà incontrate nelle nostre vite e di come le abbiamo affrontate e le affrontiamo”.

Per un’artista abituata a vivere il palco dei grandi eventi, come quelli con Vasco Rossi, qual è il salto emotivo necessario per affrontare un progetto “intimo” come quello di “ioelei” ?
“Io sono molto positiva e cerco di trasmetterlo nelle mie canzoni. Che davanti a me ci siano migliaia di persone o una sola, non fa differenza: per me salire sul palco è sempre una sfida ed uno scambio di energia. Mi piace tanto stare su quel palco e starci con un’amica come Federica è bellissimo”.

Sul palco due storie raccontate dalla tua musica e dal libro di Federica, che poi diventano una storia unica:
“L’idea di questo spettacolo nasce da due storie raccontate da due mondi diversi: le parole del suo libro e la mia musica, come per magia, si trasformano in un unico corpo. Le mie canzoni sembrano scritte apposta per quelle letture e la gente si riconosce in quello che diciamo sul palco, perché tutti hanno avuto a che fare con il dolore e con la morte. Ma la poesia sta nel fatto che quello che portiamo in questo spettacolo non è costruito, ma si modella perfettamente sulle nostre esperienze di vita”.

Federica Lisi: “L’idea di “ioelei” è di uno spettacolo al 50 e 50, in cui entrambe andiamo a toccare corde ed emozioni molto personali che si sono intrecciate fin da subito. Dalle prime note delle canzoni che Pia mi fece ascoltare, capii che quello che lei aveva scritto era in sintonia con le pagine del mio libro. Ero molto emozionata quando un’artista dalla carriera così importante decise di raccogliere la mia idea, che avevo espresso in punta di piedi, a bassa voce”.

Qual è la sintesi dello spettacolo?
“E’ un insieme di parole e musica che ti portano a toccare delle corde che per paura o per mancanza di tempo, di solito non si ha voglia di affrontare. Sul palco, una rocker ed una sportiva incastrano le loro due arti, ovvero la musica e la mentalità agonistica, fondendosi in un’unica emozione”.

Il vostro passato emerge davanti al microfono:
“Le nostre storie personali ci fanno guardare avanti, seguendo il concetto che nella vita non bisogna mollare mai e serve credere sempre nei propri sogni nella quotidianità. Mi sento come una fenice che rinasce, anche perché con i miei (cinque) figli ho sempre parlato di Vigor con grande serenità e questo ci ha permesso di continuare a vivere in maniera tranquilla come famiglia. 

In questo progetto ci credi parecchio:
“Noi ci crediamo molto, anche perché tante persone apprezzano le tematiche che portiamo sul palco. Io ci metto la determinazione e il coraggio con cui affrontavo le partite da professionista sui campi di pallavolo”.