Beatrice Bacchilega

Beatrice Bacchilega

Beatrice Bacchilega andrà a rinvigorire il reparto della giovani nella nuova squadra della Clai Imola. Classe 2003, come Vittoria Gherardi che tanto bene ha fatto all’esordio lo scorso anno. La coppia si ricongiunge sotto l’egida di coach Manuel Turrini e sarà molto interessante l’impatto della centrale in una formazione che sollecita molto il gioco in ogni zona del campo.

Beatrice, dopo un buon biennio a livello giovanile, ecco la tua grande occasione: come vivrai questa esperienza?
“Questa esperienza sarà per me una grande opportunità per crescere. I miei due anni di under 16 sono stati pieni di emozioni. Adesso spero di viverne altrettante nella B1 della Clai, è un impegno molto importante che affronterò con la massima serietá ed entusiasmo”.

Il campionato di serie B1 sarà certamente il primo impegno di livello molto alto della tua giovane carriera: con quali armi tecniche e mentali lo affronterai?
“Sono cresciuta tanto in questi due anni nel VTB Pianamiele e ora mi sento pronta sia a livello mentale che tecnico per affrontare quest’anno. Ho ancora molto da migliorare quindi mi impegnerò al massimo”.

I tuoi punti di forza e quelli da migliorare?
“Il mio punto di forza è l’attacco, ma devo migliorare il muro. La velocità del gioco in B1 sarà all’inizio spiazzante, ma con l’aiuto dei consigli degli allenatori riuscirò a colmare il gap”.

Vista l’esplosione nella scorsa stagione delle altre giovani della Clai, l’ambiente pare quello giusto per arrivare in alto, nonostante l’età:
“In questo ambiente viene data a noi giovani la possibilità di crescere e giocare a livelli molto alti anche con giocatrici di esperienza. Ringrazio i coach Turrini e Ghiselli per la fiducia riposta in me e per l’opportunità”.

Pensando ai tuoi obiettivi personali, quali sono, ad oggi?
“Spero di riuscire a fare tesoro questa esperienza per la mia crescita e con l’avanzare della stagione riuscire a ritagliarmi sempre maggiori spazi di gioco”.

Le parole di coach Manuel Turrini:
“Beatrice Bacchilega è molto dotata fisicamente e molto brava. In un anno in cui avrà davanti a sé delle ragazze più grandi e più brave possa crescere molto.
Un anno di gioco molto più intenso e più rapido potrà aiutarla a capire meglio il suo ruolo. Io non ho avuto mai dubbi nel riportarla a casa e sono contento che neanche lei ne abbia avuti. Credo che sia la scelta migliore per noi e per lei”.